Esclusivo: come funzionerà la piattaforma antipirateria di Agcom. Impossibile sia pronta per ottobre
La piattaforma Privacy Shield donata dalla Lega Calcio ad Agcom per bloccare lo streaming illegale presenta diverse criticità, tra tutte quello del blocco automatico degli IP coinvolti. Il rischio è quello che vengano bloccati servizi legali con ricadute a cascata sulla rete.
È incredibile, come abbiamo pensato di fare questa cosa e che ci stiano veramente provando.
Premesso che tutto questo baccano per una partita di calcio, con tutte le difficoltà che abbiamo è disumano.
Gli effetti negativi sono sulla bocca di tutti, non serve nemmeno sforzarsi di trovarli. Ogni commento qui o altrove ne evidenzia molti.
Il più grave l’impossibilità di togliere un blocco. Perché non c’è interfaccia e api per sbloccare un IP?
Sarà divertente quando bloccheranno dazn[punto]com e i loro amici.
Sarà invece molto triste quando bloccheranno una legittima azienda italiana che sta facendo il suo lavoro. O il sito di un giornalista scomodo o quella di una associazione che nessuno conosce e che non avrà le risorse per farsi sbloccare.
I modi per scatenare un blocco malevolo mi sembrano così evidenti che sembra che il sistema sia fatto apposta per essere usato come blocco a piacere di siti che non ci piacciono.
E poi vogliamo parlare del nome “Privacy Shield”? Forse meglio di no.