• LadroDiGalline@feddit.it
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    1 year ago

    Ancora non mi è chiaro per quale strano meccanismo un’azienda privata può far man bassa di contenuti e dati presi dalla rete, per poi restituirli all’utente finale previo pagamento. Tale utente finale e pagante inoltre contribuisce ad istruire il modello. Se il reparto marketing di chatgpt fosse più onesto verrebbe rinchiuso al volo in un manicomio

    • Generale Specifico@mastodon.uno
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      1 year ago

      @LadroDiGalline @informapirata
      (giusto per discuterne).
      In ogni caso, il lavoro/il servizio va’ pagato e quindi, generimcante, uno chiaramente non puo’ spaccaire coem suo cose non prodotte da egli stesso ma puo’ farti pagare il fatto che te le fa’ trovare li’, a disposiozne, belle che pronte, ma andrebbe indicata la fonte.
      Chiaramente qui’ siu parla di furto o di indebita appropriazione di creazione, che non e’ “servizio”.

      • LadroDiGalline@feddit.it
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        1 year ago

        Vero, il lavoro/servizio va’ pagato. La mia critica non era rivolto al lavoro degli sviluppatori e ricercatori, e neanche al costo del servizio di per se (vedi il costo di server, gpu…) che vanno pagati e questo è sacrosanto. La mia critica è verso il furto di dati magari giustificato da termini di servizio e di utilizzo scritti in legalese che sembrano sempre di più patti scritti dal demonio

      • Generale Specifico@mastodon.uno
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        1 year ago

        @LadroDiGalline @informapirata
        Del resto, se uno si appropria dei cosa altrui, poi, ne diventa resposabile, quindi non dovrebbe potere scaricare su altri le cosneguenza dell’ uso del “suo” prodotto (rubato).
        CI sono dei chierimenti da fare sul utilizzo della nostra esressione in ambito pubblico, i ngenerale, soprattuto oggi in cui la registraizone ed archiviaizone, per svariaiti motivi, sta diventando pratica comune.

  • Emanuele@mastodon.uno
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    1 year ago

    @informapirata @informatica
    Ma scusa, quando noi utenti condividiamo o scriviamo contenuti sui social media o su qualsiasi altro sito (blog piuttosto mastodon), concediamo la licenza per utilizzare i nostri contenuti in vari modi.
    Sembra la solita battaglia degli editori che pretendono royalty da Google perché promuove i loro contenuti. Dimenticano che senza promozione niente visite.
    La verità è che alla fine tutti vogliono lucrare sempre e comunque con qualsiasi scusa

    • super_user_do@feddit.it
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      1 year ago

      No, il discorso è che hanno allenato la IA utilizzando dati provenienti da siti non gestiti da loro. Nel momento in cui tu accetti i termini e le condizioni di un servizio, lo fai per QUEL servizio e se OpenAI fa uso di dati non suoi senza permesso è nel torto. Se erano dati provenienti da un loro sito allora ok, ma se fa uso di dati non suoi presi senza permesso allora è giusto venga perseguita

      • Emanuele@mastodon.uno
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        1 year ago

        @super_user_do scusami ma se io utente mi documento su vari siti con lo scopo di scrivere ad esempio la mia tesina di maturità o per produrre una guida sull’utilizzo di mastodon generalmente non è un copia e incolla ma in entrambe le situazioni argomento e riassumo concetti di mio ingegno. Pertanto l’AI avrà tanti difetti ma a mio avviso non quello di violare il copyright perché le risposte ottenute sono uniche non si trovano uguali nel web